TgCom24, intervista ad Anna Tavano: il marito, la figlia, la crescita professionale
Le sfide, i sacrifici, i sogni di Anna Tavano, Head di Global Banking di HSBC Italia: protagonista della rubrica di TgCom24 “Storie di donne”, la manager racconta come è arrivata ad affermarsi professionalmente in un contesto maschile, riuscendo anche a conciliare efficacemente il matrimonio e la maternità.
Storie di donne: il ritratto privato e professionale di Anna Tavano, Head di Global Banking di HSBC Italia
“Una carriera importante con un obiettivo ben chiaro, essere sempre se stessa“: TgCom24 introduce con queste parole l’intervista ad Anna Tavano, Head di Global Banking di HSBC Italia. Tra le 50 personalità più influenti del mondo finanziario secondo Financecommunity, è riuscita a farsi strada in un “contesto professionale decisamente molto maschile” inseguendo con coraggio e determinazione i propri sogni. Dopo la laurea in Economia conseguita a Roma, vuole occuparsi di finanza ma “avevo un problema: conoscevo bene il francese, che avevo studiato a scuola, ma quasi per niente l’inglese”. Parte quindi per Londra e lì si iscrive a un corso di lingua: “Un giorno rividi alcuni vecchi amici dell’università che lavoravano lì; uno di loro, chiacchierando, mi suggerì di inviare un mio cv a una banca d’affari che cercava giovani da inserire al proprio interno. Non sapevo neppure come scrivere un curriculum in inglese, ma mi feci aiutare e lo mandai. Fui convocata per un colloquio e con mia grande sorpresa mi assunsero”. È l’inizio di una importante crescita professionale che l’ha portata ad affrontare (e vincere) numerose sfide: “Il pregiudizio era tale che un cliente è arrivato a dirmi che non solo ero giovane, ma anche meridionale! Vuoi sapere come è finita? Quella persona si è rivelata poi nel tempo uno dei miei migliori clienti. Grandi risultati per una giovanissima donna del sud”. Molti anche i sacrifici, come ricorda Anna Tavano: “Per anni ho lavorato molto duramente, con orari che non mi consentivano di avere alcuna vita sociale e nessuno spazio personale. Tuttavia, sono stata fortunata perché a Londra il sistema è meritocratico e da questo punto di vista non conta né l’età, né il sesso: sono stata premiata per i risultati e ho fatto in otto anni la carriera che in Italia probabilmente avrei fatto dopo venti”.
Conciliare matrimonio, maternità e carriera: l’esperienza di Anna Tavano
Nell’intervista a TgCom24 trovano spazio anche gli affetti di Anna Tavano. Il marito, la figlia: “Rappresentano la mia assoluta priorità e mi hanno anche consentito di crescere professionalmente oltre che emotivamente”. Non ha mai pensato però di rinunciare al lavoro, che per lei è “passione, perché sento di avere il fuoco dentro”. Così, a qualche mese di distanza dalla maternità, decide di accettare un ruolo importante all’interno della Pubblica Amministrazione per restituire qualcosa al suo Paese, un’esperienza sfidante e difficile. L’obiettivo inizialmente era dedicare al massimo tre anni della sua vita professionale a questo incarico e, “in effetti, all’inizio del quarto anno, la banca per la quale avevo sempre lavorato mi richiamò. Fu un po’ un ritorno a casa fino a quando non è arrivata la proposta di HSBC. Mi sono piaciuti molto il progetto, la cultura ed i valori della banca quindi ho accettato la nuova sfida con grande entusiasmo”. Trovare un equilibrio tra la vita familiare e lavorativa è stata “una vera conquista” ma le è servito anche per imparare “a concedermi del tempo, a prendermi cura di me stessa senza sensi di colpa”. E alla fine, Anna Tavano sottolinea l’importanza di fare network e supportarsi vicendevolmente tra colleghe: “Occorre essere sempre se stesse e non rinunciare mai ai propri sogni”. Le conquiste si basano sempre su qualche rinuncia, come testimonia il suo percorso professionale, ma “non bisogna mai abbandonare l’idea di realizzare i propri obiettivi: un giorno ci si potrebbe pentire di averlo fatto”.