L’amore ai tempi del Web
La rivoluzione digitale è entrata in ogni ambito della nostra vita: dalla comunicazione, al cinema e allo studio.
Basti pensare che i Quattromila sms mensili che i gestori mettevano a disposizione, sono stati scalzati dalle nuove app di messaggistica e che la televisione è soppiantata dai nuovi servizi di streaming. E anche in ambito relazionale non sono fatte eccezioni: nascono con una richiesta d’amicizia e finiscono con un “blocca utente”.
Vediamo allora come sono cambiate le relazioni con l’avvento di Internet.
App di dating online
I primi strumenti di organizzazione di incontri furono gli annunci sulle bacheche digitali: un messaggino strappalacrime di chi era in cerca dell’anima gemella per attirare l’attenzione di donzelle o di giovanotti. Questa pratica ha avuto riscontri alquanto positivi così, con l’avvento di smartphone, gli sviluppatori di app hanno realizzato delle applicazioni di dating online che hanno avuto molto successo: Tinder su tutti.
Questa applicazione si basa sulla geolocalizzazione e permette di far incontrare due persone che vivono nello stesso posto o a pochi chilometri di distanza. Dopodichè, è possibile avviare una conversazione con le persone che all’apparenza possono sembrare più interessanti. Successivamente le conversazioni si spostano sui social più convenzionali da Facebook ad Instagram.
Amore, bugie, chat e calcetto
Ipotizziamo che dopo le conversazioni si vada avanti con un appuntamento, poi con un secondo, un terzo e via dicendo. Si arriva ad una relazione stabile ed un fidanzamento vero e proprio fatto di alti e bassi, Netflix, serate con amiche e calcetto.
È proprio quest’ultimo l’escamotage che molti ragazzi infedeli utilizzano per avere del tempo con la propria amante e a salvare il nome in rubrica “nome al maschile- calcetto” per poter nascondere conversazioni piccanti. E l’avvocato divorzista brescia, di Bari o di altre città italiane, si trovano a dover ascoltare le storie più assurde fatte di tradimenti e ripicche.
Tutto perché viviamo in un momento storico in cui non si ha più la voglia di chiarirsi, parlarsi e spiegarsi. Ad un dialogo fisico che punta a chiarire una situazione si preferisce trovare alternative (talvolta scadenti) in conversazioni sui social con altre persone che distruggono definitivamente un rapporto già incrinato nel tempo. Si preferisce buttare nell’indifferenziato una relazione piuttosto che portarla avanti, prendendosene cura come si fa con una pianta.
Il seme dell’amore va innaffiato, bisogna dargli luce e cosa c’è di più luminoso di una sincerità inaudita che può dare solidità ad un rapporto che può durare nel tempo? Perché non pensare che un rapporto può far germogliare altre piante che tolgono l’aspetto arido di un giardino incolto che rappresenta la vita?
L’augurio che mi faccio, è quello che sia abbia una rivoluzione copernicana sentimentale e che l’educazione alle emozioni riesca a darci un clima di serenità e di pace che negli ultimi decenni sembra averci abbandonati.