Il marmo dai 1000 volti: patrimonio dell’arte e dell’umanità

Il progetto del “Marmo dai 1000 volti” facente capo all’intraprendente Massimo Caramia artista-artigiano del marmo di grande esperienza e competenza, sta prendendo corpo man mano, gradualmente e progressivamente e si prevede una forte risonanza, con un tam tam di incremento mediatico capillare. Il progetto si ricollega ad un blocco marmoreo derivante dall’antichissima breccia medicea, venuto alla luce presso la zona toscana di Seravezza. Attualmente, il legittimo proprietario esclusivo Massimo Caramia lo sta custodendo gelosamente e analizzando con grande cura e attenzione, per fare affiorare le interessanti proiezioni figurali, che sono presenti all’interno del blocco stesso come se fossero state forgiate e plasmate mirabilmente da Madre Natura. La dottoressa Elena Gollini che supporta Caramia nella ricerca e nella promozione mirata del progetto, afferma con soddisfazione: “Massimo sta dimostrando una fiera e orgogliosa determinazione nel portare avanti il progetto. Il blocco ogni giorno suggerisce nuove scoperte, in un corollario variegato di forme e figure di sorprendente spettacolarità. Procedendo secondo uno schema pianificato a monte con certosina dovizia strumentale, Massimo sta continuando nell’esame di queste immagini e trova rimandi e riferimenti stupefacenti con la storia dell’arte. Il blocco nella sua genetica peculiare è davvero un pezzo sui generis, difficilmente associabile ad altri blocchi con la medesima origine, seppur pregevoli. Abbiamo già da tempo opportunamente fatto predisporre un apposito logotype grafico esclusivo e identificativo, proprio per suggellare simbolicamente anche a livello di identificabilità una propria connotazione subito riconoscibile. Oltre al logotype è stato redatto e sottoscritto da me un comprovante expertise di certificazione di autentica, per dare una documentazione esaustiva e completa d’accompagnamento al blocco e avvalorare l’intero progetto di ricerca. Siamo dunque in fase di promozione a largo raggio per espandere la visibilità del progetto e prepararci ad avere i meritati riscontri da parte dell’opinione pubblica, oltre che degli addetti di settore. E ovviamente non ci fermiamo, anzi, si prosegue alacremente e con forte entusiasmo. Non si può non restare conquistati dal blocco, è praticamente un catalizzatore energetico potentissimo e al contempo sprigiona a tutto tondo un flusso energetico davvero avvolgente e coinvolgente. È proprio un capolavoro della natura senza pari”.

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