Elezioni Usa di Novembre Sostengono il Rally Oro
Le elezioni Usa a prescindere dal momento e dai pretendenti in corsa per la Casa Bianca rappresentano un fattore di incertezza per i mercati azionari.
Il rally oro attuale innescato dalla strategia del lockdown dopo aver raggiunto la quotazione top di 2069 dollari oncia il suo valore e ridisceso sotto i 2000 dollari alternando momenti di rialzo con altri di ribasso.
la attuale fase di consolidamento dopo i picchi sopra i 2000 dollari oncia dei primi di agosto fa ipotizzare una possibile ripresa del rally oro per i quali persistono tutti i fattori di supporto che hanno innescato la corsa all’oro da parte di investitori e risparmiatori di tutto il mondo.
Nei mesi del lockdown sia la domanda di etf che quella di oro fisico in lingotti, più facili da rivendere anche presso i compro oro Firenze, Milano, Roma, ecc, è cresciuta in modo esponenziale andando ampiamente a superare il calo della domanda industriale.
Attualmente con le prossime elezioni Usa che si terranno a novembre si sta delineando un nuovo fattore che potrebbe favorire una possibile ripresa del rally oro.
Ciò che in qualche modo ha contribuito a rallentare l’andamento della quotazione oro dopo i massimi storici di agosto, è stata la politica monetarie della Fed che come altre quelle di altre banche centrali mondiali che hanno messo in campo tutte le strategie possibili per cercare di contenere la recessione da lockdown.
Nonostante la posizione della Fed sia l’economia reale che i mercati azionari restano in uno stato di altissima incertezza alimentata dalle perdite provocate dal lockdown che per alcuni settori sono devastanti.
In questo scenario anche le elezioni Usa possono essere un elemento sufficiente per far ripartire con forza il rally oro.
Una situazione che si è verificata già all’indomani della crisi delle banche americane del 2008, quando era sufficiente un qualsiasi fattore destabilizzante per l’economia o per i mercati azionari per provocare ulteriori rialzi della quotazione oro.