Cila Roma: tutto quello che devi sapere.

Nonostante sia abbastanza popolare, ancor oggi quando si parla della Cila Roma sorgono numerosi dubbi e tantissime perplessità. In effetti non sono in molti a sapere dettagliatamente di cosa si tratta e conoscere l’esatto motivo per cui sono sempre di più i clienti che si rivolgono a un geometra a Roma per realizzare la Cila. Ma andiamo con ordine.

Cila Roma… ma cos’è?

Quando si parla della Cila s’intende la cosiddetta Comunicazione d’inizio dei lavori asseverata. Quest’ultima non è altro che un documento utile per comunicare al Comune della Capitale d’Italia l’inizio dei lavoro edili (di costruzione o di ristrutturazione) sul territorio della città. Come puoi ben capire, una Cila a Roma non è valida per comunicare l’inizio dei lavori, per esempio, a Milano. Ovviamente, una Cila interessa soltanto un immobile e non può interessare due edifici al contempo. L’obbligo di presentare al Comune di appartenenza questo documento è stato chiarito con la legge numero 73 nel 2010, volta a semplificare e velocizzare le pratiche urbanistiche nel relativo Comune. Una volta presentata la Cila al Comune di Roma bisogna aspettare almeno 30 giorni prima di dar via ai lavori veri e propri. La Cila a Roma va presentata insieme all’altra modulistica allo sportello dell’edilizia presso il Comune. Altresì è possibile presentare la Cila presso lo sportello edilizio telematico Suet, usando un apposito servizio creato appositamente dai funzionari del Comune di Roma. Quindi non c’è più il bisogno di consegnare la Cila in formato cartaceo. Ciononostante bisogna comunque allegare alcuni documenti, come:

  1. Il progetto edile;
  2. Il modulo Cila;
  3. Una relazione tecnica;
  4. Una planimetria catastatale prima dello svolgimento dei lavori;
  5. La documentazione che comprova la titolarità dell’edificio oppure l’atto di compravendita dello stesso;
  6. I documenti di riconoscimento tecnico dell’edificio.




Cila Roma: tutto ciò che devi sapere

Se s’iniziano i lavori si può comunque presentare la Cila Roma, ma in quel caso bisogna pagare una sanzione amministrativa pari a 333 euro. Il tempo necessario alla valutazione della Cila e di un’eventuale risposta varia a seconda della zona di riferimento dei lavori. Difatti, molte zone della Capitale d’Italia includono un gran ventaglio di vincoli. Per questo prima di dare il via ai lavori veri e propri bisogna informarsi per bene su tutte le limitazioni che possono interessare una zona in particolare. Per realizzare una Cila Roma bisogna anche rivolgersi a dei professionisti che siano in grado di farlo. Questi devono svolgere un sopralluogo atto a valutare sia l’immobile sul quale saranno svolti i lavori che la zona circostante. In genere ci vogliono all’incirca 72 ore. Nella stragrande maggioranza dei casi, inoltre, ai clienti viene offerto un preventivo gratuito e senza impegni sul futuro lavoro svolto. Sono legittimi a presentare la Cila presso il relativo sportello nel Comune di Roma i proprietari oppure chiunque altri ne abbia titolo (come gli inquilini oppure gli affittatari). La compilazione della Cila, invece, dev’essere svolta unicamente da professionisti competenti che, dunque, abbiano i requisiti necessari per svolgere la compilazione. In genere si tratta di professionisti come geometri, architetti oppure ingegneri. Ovviamente, l’accreditazione della Cila Roma da parte di un tecnico professionista è differente rispetto a quello di un utente senza le necessarie competenze e conoscenze.

Quali sono i lavori che si possono eseguire con la Cila?

La Cila a Roma viene richiesta per una moltitudine di lavori differenti. Per esempio, essa rappresenta un documento necessario per una qualsiasi ristrutturazione dell’abitazione. Oltre alle varie ristrutturazioni, la Cila è obbligatoria anche per i seguenti casi:

  • per la demolizione e la successiva ricostruzione dei tramezzi;
  • per la demolizione e la successiva ricostruzione di pavimenti oppure massetti;
  •  per la demolizione dei rivestimenti dell’immobile;
  • per il completo rifacimento degli impianti dell’immobile e persino per la loro successiva ricostruzione;
  • per eseguire le fusioni e i frazionamenti.

Ci sono anche delle altre occasioni in cui potrebbe essere richiesta la Cila, come anche delle piccolissime ristrutturazioni nell’immobile.




Vediamo ora quali sono quegli interventi per i quali la Cila non è richiesta. Tra questi spiccano interventi come:

  • la demolizione delle murature di spina e di quelle portanti;
  • la modifica generale dei prospetti dell’immobile;
  • lavori di apertura dei vari, porte e finestre, su una muratura di faccia;
  • modifiche strutturali sull’immobile.

Hai dubbi se bisogna realizzare una Cila o no? Allora parla con un professionista a Roma per dissipare tutti i dilemmi!

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